L’Osservatorio Astronomico di Ancona “Senigalliesi”, così chiamato in memoria dell’ Associato Paolo Senigallesi, è situato nella zona di Pietralacroce in una delle più alte colline di Ancona. All’interno della cupola sono contenuti due telescopi: un rifrattore da 150 mm di diametro, usato prevalentemente per la visione di oggetti planetari e un riflettore (Newton) da 400 mm di diametro, usato per la visione degli oggetti nebulari.
L’Osservatorio è nato nel 1976 quando l’inquinamento luminoso della zona era pressoché inesistente; oggi la forte illuminazione della città rappresenta il principale problema, ma data la vicinanza al centro e la posizione facilmente raggiungibile è uno degli Osservatori più frequentati della regione, specialmente dalle scuole.

L’Osservatorio Astronomico di Ancona possiede la cupola più grande di tutta la regione Marche.

Località: Pietralacroce (Ancona)
Latitudine: 43° 36′ 33″ Nord
Longitudine: 13° 31′ 57″ Est
Altezza sul livello del mare: 170 metri

Come raggiungere l’Osservatorio

Un po’ di storia

L‘osservatorio è stato inaugurato nel 1976, in contemporanea al decimo congresso dell’Unione Astrofili Italiani (U.A.I.), in programma ad Ancona dal 16 al 19 settembre. Sul terreno demaniale ottenuto in concessione a Monte Pelago, nei pressi di Pietralacroce, venne innalzata una costruzione poligonale a 24 lati parti prefabbricate ancorate ad un plinto di cemento, sulla quale venne montata una cupola in vetroresina con ossatura metallica. Per quanto riguarda la strumentazione, l’università di Catania aveva dimesso in quel periodo un tubo rifrattore “Merz” con montatura del tipo “Cavignato”, che per tanti anni aveva operato nell’Osservatorio di Catania. La parte meccanica venne ceduta all’A.M.A. dall’ex Direttore Godoli con la formula del “prestito permanente” e a questa montatura venne applicato un tubo a traliccio e sistema ottico newtoniano di 350 mm di diametro e 1200 mm di focale. La realizzazione dello specchio e la supervisione alla trasformazione della meccanica fu opera di Paolo Senigalliesi, l’associato al quale l’osservatorio stesso è stato dedicato.

La cerimonia inaugurale avvenne il 17 settembre 1976 e il nastro venne tagliato da Guido Monina, nominato sindaco della città di Ancona da pochi giorni. Testimone d’eccezione fu il prof. Livio Gratton, astrofisico di livello internazionale presente ad Ancona per tenere una conferenza al decimo congresso dell’Unione Astrofili Italiani (U.A.I.), in programma ad Ancona dal 16 al 19 settembre. Sotto la guida di Gratton furono compiute numerose osservazioni, suscitando l’entusiasmo di un centinaio di persone che facevano la fila per mettere l’occhio all’oculare del telescopio.

Nel 2019 l’osservatorio potenziò la strumentazione in dotazione sostituendo lo specchio da 350 mm con uno di 400 mm raggiungendo una lunghezza focale dello strumento pari a 1800 mm. Contemporaneamente venne sostituito anche il telescopio rifrattore con uno strumento di diametro pari a 150 mm e 1200 mm di focale.